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Il porto di Essaouira protagonista degli scatti di Veronica Gaido e dei dipinti di Vito Tongiani nella mostra “Mogador“. Espressionismo fotografico e tutti i colori di un posto che ha affascinato i due artisti italiani. Dal 14 luglio al 30 agosto, la mostra è allestita nel Teatro Pucciniano di Torre del Lago, a Viareggio.
Il porto è un crocevia di storie, persone, esperienze, un posto dove i colori delle reti e dei pescherecci e le parole di chi lavora si fondono in un tempo che sembra potersi fermare. Il porto di Essaouira, in Marocco, ha affascinato due artisti italiani che ne hanno voluto ritrarre la vitalità in due modi diversi. “Mogador” è la mostra di Veronica Gaido e Vito Tongiani esposta per la prima volta al Teatro Pucciniano di Torre del Lago, all’interno del Festival Puccini che arriva nel 2016 a festeggiare la sua 62esima edizione.
Due artisti di formazione diversa che raccontano nel proprio stile la storia di Essaouira, tra fotografia e pittura, rimasti colpiti dalla “magia” che emana la città, anticamente chiamata “Mogador”.
Forte di esperienze nella fotografia di moda, Veronica Gaido continua ad esprimersi anche in ambiti dove la sua creatività è più libera e così nella mostra espone gli scatti che hanno suscitato le sue emozioni al porto di Essaouira. Usando tempi lunghi e muovendosi insieme alla fotocamera nel momento dello scatto, l’artista ha ottenuto dei risultati davvero unici: le foto sembrano dei dipinti che ricordano ora il futurismo, ora le prospettive del Canaletto. L’artista ci racconta che ha preferito scattare le foto un’ora prima e un’ora dopo l’alba, in quel lasso di tempo in cui il cielo ci regala dei colori forti, intensi e caldi che ben rispecchiano una parte delle tante emozioni che quel luogo le ha comunicato.
Le foto sono state mandate in stamperia senza essere ritoccate in post produzione, proprio perchè rese così belle dalla tecnica acquisita dalla fotografa, che con sapienza sapeva già quale risultato avrebbe dato sulla carta il movimento fatto con la camera.
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Ogni artista ha sempre un elemento nella sua arte che lo affascina e che tende ad approfondire di più e per Veronica Gaido questo è senz’altro l’acqua, perchè dall’acqua nasce la vita, perchè scorre come il tempo che lei cerca di catturare e fermare in una foto. Così l’acqua del porto è protagonista delle sue foto
nelle quali c’è molto di sè,anche nei singoli titoli. I titoli delle opere, infatti, si ispirano sempre ad aspetti personali dell’artista, come nel caso di “Mogador” in cui gran parte sono ispirati da una poesia di Cesare Pavese.
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Grazie a questa intuizione tecnica, Veronica Gaido riesce a trasformare una fila di barche blu arenate sulla sabbia, in un mare increspato. Assente l’elemento umano nelle opere presentate in questa mostra, mentre lo ritroviamo nel lavoro di Vito Tongiani.
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La mostra verrà allestita nuovamente nel 2017 in Marocco, nella città di Rabat, per continuare a mostrare la bellezza rarefatta e magica che si respira nel porto di Essaouira, “Perla dell’Atlantico”.